- Autore: Antonio Ottembrino
- Il 22 gen, 2020
- In Arte
Alla scoperta di alcuni castelli del Salento
Più di un centinaio sono i castelli e i palazzi ancora in ottimo stato, sparsi su tutto il territorio salentino e alcuni di questi sono dei veri e propri patrimoni artistici di enorme valore storicoDa secoli il territorio Salentino si fa onore con la sua lunga storia, documentata da numerosi castelli, palazzi, mura e torri. Alcuni si presentano ancora oggi con atteggiamento “imperioso” e in ottime condizioni.
Sparsi sulle provincie di Lecce, Taranto e Brindisi, questi castelli sono la prova di storie caratterizzate da guerre, saccheggi e tirannie, riportandoci ai tempi dei Normanni, degli Svevi, degli Angioini , degli Aragonesi e di nobili famiglie.
Tuffarsi in queste bellezze, ci permette di toccare con mano storie di un territorio antico che supera i confini cronologici del Medioevo, legato alla presenza di vicende storiche della comunità ebraica salentina e dell’esperienza culturale italo-greca.
Una figura di spicco salentina, che ha contribuito alla costruzione e alla fortificazione di alcuni castelli è Gian Giacomo dell'Acaya, architetto rinascimentale che si distinse per le sue doti matematiche ed architettoniche tanto che venne nominato “Ingegnere Generale del Regno”.
Fu al servizio di Carlo V dimostrandogli fedeltà quando oppose resistenza, nel 1528, all’avanzata francese in Terra d’Otranto. Nel 1537, venne incaricato dal viceré di Napoli, Don Pedro de Toledo, preoccupato dalle incursioni ottomane nel Salento, di fortificare le coste.
Egli costruì quindi il castello e le mura di Castro, la fortezza di Barletta e le opere fortificate di Copertino, Galatina, Gallipoli, Molfetta, Mola e Parabita. Tre anni più tardi, nel 1539, Gian Giacomo fu incaricato di ricostruire della cinta muraria e del castello di Lecce che ancora oggi si possono ammirare.
Premessa
Il castellum (da castrum) identifica un complesso architettonico costruito al fine di difendere il territorio, spesso in funzione delle caratteristiche generali del luogo, a seconda delle epoche, delle comunità e del territorio in generale.
Questa nozione di castellum è considerata dalla letteratura dell’arte edificatoria fino al Seicento. In seguito la nozione di “castello” si allargò a quella di “palazzo”, spesso baronale, marchese o ducale.
Questo ci permette di comprendere quei palazzi che nascono sui resti o come ampliamenti che derivano da costruzioni già fortificate preesistenti. Inoltre non vanno comprese in questo modello generale che caratterizza il Salento, quelle fortezze che hanno conservato quel taglio difensivo-militare, come le fortezze di Lecce, Gallipoli, Otranto.
Escludendo queste tipologie, con la riduzione dei conflitti e delle invasioni sul territorio, la politica nel tempo ha utilizzato le strutture per evidenziare la magnificenza delle signorie locali.